Pagine, Rassegna Il teatro di Giuseppe Fava

“Dalla centoventiquattro esce uno con una faccia da saraceno e un’Esportazione che gli pende dall’angolo della bocca, e ride. E quello è Pippo Fava.”

Di Giuseppe Fava si ricorda quasi sempre solo l’ultimo giorno. Come se quella morte, che lo aveva sorpreso di spalle, avesse provocato una frattura incolmabile. Un distacco traumatico – e irreversibile – da sessant’anni di vita, cancellati in un istante e rubricati tra gli elenchi a piè di pagina delle vittime di mafia. O appiattiti a modellare un esempio eroico, e privo di connotati, per le generazioni future.

una immagine dello spettacolo pagine andato in scena al teatro marconi di roma
Foto di Paolo Sasso

 

Foto di Paolo Sasso

 

Foto di Paolo Sasso

Nelle Pagine del titolo – gli articoli e le inchieste pubblicate ne I Siciliani, le interviste, le opere teatrali, la narrativa, le testimonianze di Claudio Fava e Michele Gambino – abbiamo creduto di trovare, impigliati, frammenti di quegli anni. Dell’impegno civico e sociale, ma anche della curiosità, della passione, degli amori, della rabbia lucida e aspra, della capacità di comprendere, spogliate di retorica, le profondità della gioia e del dolore umano. Forse sopra ogni altra cosa, per noi Giuseppe Fava è stato – e rimane – un uomo vivo.

“Pagine” al Teatro Marconi, per la rassegna teatrale su Giuseppe Fava – SUL PALCO

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