Mentre in Europa da più parti si assiste alla nascita della Regia Teatrale – quella “rivoluzione dai tanti inizi” che nasce da una profonda esigenza di cambiamento – la scena italiana sembra “ferma”, in ritardo, incapace non solo di innovarsi ma anche di comprendere ed accogliere ogni elemento di novità : bisognerà attendere il 1932 affinché le parole “regie e regisseur” vengano finalmente coniate nel loro equivalente italiano, segno di un riconoscimento tardivo e insieme di una miopia che ha ragioni molteplici e radicate.
Al centro di questo dibattito, di questo periodo così denso, la Famiglia d’Arte, con i suoi attori, grandi attori e mattatori, e insieme le storie personali e controvento di chi comprese, seppe accoglieree scrivere, pur in questa apparente anomalia, una storia diversa.
Il testo ha debuttato nel 2016 al Teatro Sala Uno, e ha visto in questi anni tante riprese: perché è un testo che amiamo, perché parla di teatro e perché racconta una stagione immensa, senza la quale non sarebbero state possibili le più significative esperienze dei Piccoli Teatri del dopoguerra: una storia che ci riguarda da vicino e che ancora ci parla.
Un testo per chi ama il teatro e che parla di storia del teatro in forma divulgativa, brillante, accessibile.
Vi aspettiamo il 30 dicembre!
