Rassegna Tuttinscena
giugno 2011
da "Il gioco dell'epidemia" di E. Ionesco.
Adattamento e regia Alessia Oteri
Note di regia
In una città e in un’epoca indefinite, luogo di là dal tempo, improvvisamente si scatena un’epidemia. Senza alcun criterio la morte colpisce tutti. Si muore di malattia, di assassinio, per caso, senza motivo, perché si è stati imprudenti, perché si è voluto morire, per dare spettacolo, o ancora semplicemente e brutalmente perché questa è la vita: morire. In Jeux de massacre, scritto nel 1969, Ionesco trasferisce molte delle sue ossessioni: il rifiuto del potere, delle demagogie e delle ideologie, fino a corde più intime e delicate, le riflessioni sull’amore e la vecchiaia, l’impossibilità di accettare la condizione stessa dell’esistenza umana.
Il nostro allestimento vede impegnati oltre 20 attori e segue la struttura mobile e caleidoscopica del testo: 18 quadri che ruotano attorno ad un unico tema senza una vera e propria trama, un protagonista e uno scioglimento. Un grande affresco di tipi umani e situazioni in cui il tragico ed il comico spesso si incontrano e si mescolano, e in cui le suggestioni si moltiplicano nello sciogliersi dell’unico e ossessivo tema della morte, nella sua crudezza, assurdità ed esattezza. Nell’intuizione che sembra scorrere in ultimo nel testo che il possibile contagio divenga accettazione stessa della fragilità del vivere e possa trasformarsi nel suo rovescio, peste salvifica catartica e collettiva.