da Itaca a Itaca
studio sul personaggio di Odisseo
Adattamento e regia Alessia Oteri
Attraverso la vicenda di Ulisse, l’ultimo degli eroi, si snodano in questo nostro studio, tematiche, luoghi e personaggi che dal mito celebrano – insieme al loro protagonista – il passaggio alla storia, in cui gli eroi assumono tratti umani, e le loro azioni non accadono più, ma si ripetono, si tramandano e si raccontano. Una riflessione che prende spunto dall’Odissea, e traccia le tappe del viaggio di Ulisse e di suo figlio Telemaco all’epilogo della più crudele tra tutte le guerre, la guerra di Troia, profondamente viva nell’immaginario dei Greci, che ne portano il peso per secoli e ne celebrano la violenza in un disegno catartico e collettivo.
Da Itaca, dove i Pretendenti si contendono l’amore di Penelope, e Telemaco sceglie - con l’aiuto della dea Atena - di partire alla ricerca del padre, ai luoghi in cui entrambi trovano asilo: la reggia dei Feaci, dove Telemaco incontra Menelao ed Elena, ed ascolta dalle loro parole l’ultimo atto della guerra - l’astuzia del padre, l’inganno del cavallo - alla reggia di Alcinoo, dove Ulisse ascolta il racconto di se stesso, per svelare la sua identità, e racchiudere in pochi versi di straziante nostalgia il suo nome e il suo destino, Io sono Odisseo, vengo da Itaca, chiara nel sole, e lì un giorno ritornerò.
Un viaggio attraverso le figure di donne che intrecciano il suo percorso nel ritorno a casa, Nausicaa, Circe, fino alla terra dei Lotofagi, dei Ciclopi e all’Ade, dove Ulisse incontra la madre, il veggente Tiresia, e ancora il compagno Elpenore, e Achille e Agamennone, quegli stessi eroi che al ritorno in Grecia vivono un destino ancor più amaro del suo, fino alla vicenda di Calipso, nell’isola di Ogigia, dove l’eroe si ferma per sette anni per scegliere poi di ripartire verso Itaca.
Da Itaca a Itaca, in un disegno circolare che traccia - come sembra essere nell’Odissea - il profilo profondamente umano di un personaggio che di là dall’immagine dantesca di un eroe in cerca di avventure, è animato da un unico pensiero, la casa e il ritorno, dove le ferite hanno un nome, i segni una storia. Uno studio che segue suggestioni nate dai testi e che intreccia le parole di Omero alle riflessioni moderne di Pietro Citati e Roberto Calasso, e si appassiona e si nutre di parole che a distanza di secoli conservano la forza evocativa di tematiche universali.