Metis è come un bicchiere di vino. Rosso. Forte. Corposo. Ricco di aromi. Inebriante. Ogni tanto pensi: ora smetto. Ma la vita è triste e grigia e monotona e ripetitiva. E allora riempi di nuovo il bicchiere e quel copione, quei copioni (è un testo difficile, è onirico, è surreale, ma ce la faremo...) ti accompagnano sempre: fuori dalla stanza dalle porte arancioni, dopo che l'ultimo applauso si è spento, dopo che i riflettori sono diventati occhi vuoti e senza luce... Sempre.
Quando ho cominciato a fare teatro avevo bisogno di ridere e di far ridere. Poi ho incontrato Alessia e Metis. E la mia vita di donna e di "attrice" non è stata più la stessa.
Grazie Alessia, grazie insostituibili compagni di viaggio